sabato 18 dicembre 2021

RECENSIONE "SARANG: IL CORAGGIO DI AMARE" di Elisa Fumis

 

Silvia Iside ha letto "Sarang: Il coraggio di amare
dell'autrice Elisa Fumis.



Autore: Elisa Fumis

Genere: Narrativa

Disponibile in ebook a € 0,89
E in formato cartaceo a € 5,50

Contatto autore: Elisa Fumis

Kei è un ragazzo timido e senza amici. All'inizio dell'anno scolastico, nella sua classe si trasferisce Jun, un misterioso ragazzo.
I due stringono subito amicizia e Kei si scopre attratto dalla personalità dolce ed espansiva di Jun. Non sa che quest'ultimo nasconde un pesante fardello che non vuole rivelare a nessuno.
Nella mente di Kei si insinuano dubbi e deve fare i conti con la paura di perdere il suo primo amico... e non solo. 

Sarang è il titolo di un manga e un libro paragonabile all’arco di una giornata. Parte come un’alba, ambientato in Giappone, tra i colori tenui dei fiori di ciliegio e l’insicurezza di due ragazzi che non sanno di piacersi perché sono ancora in quell’età in cui non sai nemmeno di essere carne o pesce.
Si illumina come un pomeriggio quando si entra nell’intimo dei personaggi; Kei vive nella famiglia ideale: ha una mamma che si copre le labbra col dorso della mano quando ride e un padre premuroso. S’incupisce come un tramonto con l’addentrarsi nelle difficoltà della trama: Jun è figlio di una coppia di pazzi, una donna che sogna il suicidio poiché succube di una malattia degenerativa che non vuole affrontare e uno psicopatico.
I due si incontrano a scuola, sono entrambi vittime dei bulli e della società corrotta, omofoba e che non dà niente per niente.
Kei vorrebbe diventare disegnatore, l’altro un idol. L’atmosfera del romanzo è lieve anche nelle parti drammatiche. Il padre di Jun ha contratto un grosso debito e le responsabilità soffocano sia i sogni che l’amore dei ragazzi. 
Usanze e luoghi giapponesi sono descritti in maniera certosina nelle note e qualche frase sa di poesia, in particolare: la sua voce profonda e malinconica riempì la stanza e mi graffiò, strofa dopo strofa”, e “con la matita sfumai le nuvole. 
S’incontrano i classici passi da romance: Quando non ci sarò più, come farai? Chi bacerai? Provo una certa invidia per il fortunato che verrà dopo di me.
Mi ha colpita la frase che Kei ripete di continuo non hai colpe, al fidanzato, ai suoi cari, a se stesso, lo caratterizza bene visto il contesto. Tutto ciò che hanno intorno gareggia per farli sentire colpevoli, del male subito, dell’amore diverso che vivono… ma lui è il personaggio che sa di non avere colpe e quindi è libero e ha coraggio di amare.


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