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In uscita oggi "Rebirth" dell'autrice Chiara Cipolla, primo volume autoconclusivo della serie "Johns Hopkins Medical Series". Franca Poli, Silvia Iside e Daniela Colaiacomo lo hanno letto in anteprima per noi.
Titolo: Rebirth
Autore: Chiara Cipolla
Serie: Johns Hopkins Medical Series
Genere: Medical romance
Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo
TRAMA:
Noah Sandler è uno stimato pediatra presso il Johns Hopkins Hospital di Baltimora.
In lui vivono due anime: una selvaggia che anela la libertà, gli spazi aperti, le corse sulla sua Harley-Davidson; ed una più posata, quella appunto di medico che non si limita al lavoro in corsia ma va sempre oltre per salvare i bambini che incontra.
Un'anima non accetta l'altra e la convivenza non è sempre facile, anzi lo porta ad eccessi di ira, se non ad isolarsi dal resto del mondo.
Solo una persona riesce a placare il suo tormento: una giovane e sensuale maestra di origini irlandesi, una rossa forte e tenace dal cuore grande.
Riuscirà un folletto dei boschi ad addomesticare un orso? L'anima bianca e quella nera potranno mai fare pace e convivere nel cuore di Noah, oppure una delle due prenderà in sopravvento? Ci sarà mai una rinascita anche per Noah?
Primo romanzo autoconclusivo della JOHNS HOPKINS MEDICAL SERIES.
Questo libro, che è il primo volume autoconclusivo della serie Johns Hopkins Medical Series, mi è piaciuto. La scrittura accurata, la trama accattivante e i dialoghi frizzanti, soprattutto quelli che intercorrono tra i due protagonisti, rendono la lettura piacevole e veloce, mentre il pov alternato fa sì che il lettore abbia il punto di vista di entrambi. Ci sono scene intime abbastanza esplicite, ma non mi hanno infastidito in quanto non risultano volgari, e verso la fine della storia c'è un colpo di scena che lascia il lettore con il fiato sospeso. In definitiva, si può dire che questo romanzo è un Medical-Romance con un pizzico di giallo decisamente ben riuscito.
Finale molto bello, esaustivo e non così scontato visto i problemi che hanno dovuto affrontare i due protagonisti: Noah Sandler e Maud Brigida Anderson.
Lui, medico pediatra al Johns Hopkins Hospital di Baltimora con la passione per le moto e i tatuaggi, ne ha parecchi alcuni dei quali significativi ad indicare il suo essere. È una persona dalle molteplici sfaccettature. Ecco come lui stesso si descrive:
Io sono fatto di tanti uomini e anche di tante maschere. Mi sento fragile, diverso, incompreso e cerco la libertà e la pace, ma allo stesso tempo amo il mio lavoro che reputo molto serio e impegnativo, spesso inoltre mi diletto a fare il burlone o lo spaccone. Sono finzioni, alterazioni del mio io, ma sono anche vere parti di me. L’uomo è un essere complesso e misterioso, ed io non sono da meno. Sarò pure fatto male ma questo sono e, nonostante la cosa mi faccia incazzare, non riesco a cambiare.
Nella sua professione di medico non si limita al lavoro in corsia, ma va sempre oltre per salvare i bambini che incontra. Cerca di aiutare i più disagiati mettendoli in contatto con il suo ex mentore e allenatore di basket, Anthony Lombardo.
Maud invece è una insegnante al St. Mary di Baltimora, una scuola cattolica gestita da suore. Ventottenne, è la prima di quattro fratelli, tutti maschi e spina nel fianco della sorella. I genitori vorrebbero accasarla e non perdono occasione per presentarle dei ragazzi, figli di amici o vicini di casa. La sua folta chioma rossa ne tradisce le origini irlandesi e sarà quella che attirerà il dottor S., come viene comunemente chiamato in corsia (per i suoi piccoli pazienti la S significa Superman, mentre per le infermiere sta per sexy...).
Fin dal primo incontro, tra i due scocca una scintilla. Noah non riesce a togliersi dalla testa la bella rossa dagli occhi color smeraldo, mentre Maud continua a pensare al bel motociclista che l'ha aiutata quando, di notte, è rimasta in panne con l'auto. I due sono uno l'opposto dell'altro. Come è seria e coscienziosa lei, così lui è uno spirito libero, una persona che appena può salta in sella alla sua moto per dare sfogo alla rabbia repressa che a volte tenta di uscire nei momenti meno opportuni. Riuscirà la dolce Maud a domare il carattere selvaggio dell'uomo che le è entrato nel cuore?
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati - alcuni di loro sono sicura che li troveremo in altri libri della serie - ma uno, in particolare, mi ha colpito: Bradley, miglior amico del protagonista, e anche lui medico al Johns Hopkins Hospital.
Ho apprezzato anche la descrizione piuttosto dettagliata dei luoghi dove è ambientato il romanzo, in particolare la penisola di Eastern Shone, a Baltimora, con i villaggi dei pescatori, la spiaggia bianca lambita dall'oceano, il tramonto con i suoi mille colori e il parco delle Great Falls.
Libro decisamente consigliato da parte mia.
Attendo impaziente il prossimo libro della serie Johns Hopkins Medical Series 😊
All'inizio conosciamo Noah, un medico appassionato di moto, il quale ha avuto più storie senza mai realmente coinvolgersi, una delle quali con un'infermiera di cui non ricorda neppure bene il nome e che rincontra durante un'emergenza.
In una scuola c'è stato un crollo e tra i piccoli pazienti in difficoltà si fa spazio il trascorso della sua vita.
Conosce Maud in un momento di difficoltà automobilistica della donna.
Le loro differenze sono notevoli: lei è una rossa cattolica e irlandese, lui proviene da una famiglia ebraica che non pare essere molto tollerante nei confronti degli altri...
Le scene d'amore sono esplicite, ma mi sono piaciute in quanto realistiche e moderate.
Mi è piaciuto anche il concetto d'amore racchiuso tra queste righe:
Quello che voglio è un amore come quello dei miei genitori, un amore vero, puro, totalizzante. Voglio un uomo disposto a lottare per me, per noi a testa alta. Voglio le farfalle nello stomaco, la poesia, la passione. Voglio tutto.
C'è qualcosa nel passato di Noah che gli impedisce di essere spontaneo e i tatuaggi e le maschere con cui si ricopre sono una protezione verso se stesso, una copertura delle macchie della sua coscienza.
Non è facile per i due far sbocciare l'amore, a un certo punto lui pare voler buttare tutto all'aria. Ma non si tratta soltanto di un romanzo rosa in quanto la trama è bella e avvincente. È anche ricco di personaggi di contorno.
Consiglio questo volume auto-conclusivo che è parte di una serie e provoca uno spettro ampio di emozioni.
L'altruismo e le descrizioni non mancano.
Buona lettura.
Trascinante, a tratti ironica e divertente, più volte toccante, sempre molto coinvolgente, in un crescendo di turbamento e passione, si svolge questa bella e commovente storia, ricca di personaggi e paesaggi dettagliatamente descritti. Baltimora, con i suoi sobborghi e il Johns Hopkins Hospital, fa da scenario alle emozioni, vive, quasi tangibili, che Chiara Cipolla abilmente profonde.
Sulla sua Harley, dopo aver cenato con gli amici, Noah sta tornando a casa, quando, ferma sul ciglio della strada, incontra Maud.
Nella meravigliosa quiete di questa sera, ormai notte, qualcosa attira la mia attenzione. La luce di un lampione illumina due gambe lunghe fasciate da un pantalone bianco e un culo a mandolino piegato a novanta gradi.
Inchiodo.
Non è che mi fermo solo per la vista mozzafiato, si dà il caso che la ragazza infilata in quei pantaloni sia in panne con l’auto. È notte, la città è pericolosa, lei è sola... insomma sono costretto ad aiutarla, no?
Rimango folgorato.
Se il lato B era sensazionale, il resto non è da meno. È piuttosto alta, anche se nonostante i tacchi mi arriverà al mento, ma io sono uno e novanta. Ha il fisico asciutto con tutte le curve al posto giusto e una cascata di capelli rosso scuri pieni di morbide onde che le incorniciano il viso.
Quello che però mi lascia senza parole sono gli occhi, due grandi smeraldi innocenti e puri che richiamano alla mia mente altri occhi, il cui ricordo è chiuso da tanti anni nel profondo del mio cuore.
Imponente, bellissimo e selvaggio, il corpo ricoperto da tatuaggi, Noah ispira timore e interesse nella ragazza che, guardinga e diffidente, è pronta a difendersi con una chiave inglese, anche se poi, per tornare a casa, accetta il suo passaggio.
Tra i due giovani scorre una forte attrazione, ma quante probabilità ci sono di incontrarsi di nuovo? Eppure...
Noah Sandler è un pediatra trentaduenne, affascinante e ricercato dalle donne, che rifugge qualsiasi legame se non quello rappresentato dall'amicizia, radicata e profonda, per Bradley Steel - tra i più bravi oculisti del Paese, da poco rientrato dalla Francia dove ha vissuto e lavorato per anni -, suo miglior amico da quando, a diciotto anni, si sono conosciuti in un centro di recupero dalle tossicodipendenze.
Ottimo medico, rigoroso e ligio al dovere sul lavoro - da quasi dieci anni al Johns Hopkins di Baltimora uno dei più prestigiosi ospedali al mondo -, ha un passato difficile, segnato dalla ribellione e da un senso di colpa tanto gravoso da dettare le sue scelte. I tatuaggi che ricoprono il suo magnifico corpo sono vere opere d'arte che, come una mappa, tratteggiano la sua sofferenza. Il suo spirito libero e insofferente alle limitazioni, la sua anima nera, trova pace solo nelle lunghe passeggiate in moto: Solo io, la mia moto e la strada.
Noah è rimasto segnato dall'incontro con Maud, l'immagine è impressa nella sua mente.
La mia rossa? Dopo quattro mesi, ancora penso a quella ragazza e ai suoi occhi che mi hanno sconvolto. Dovrei smetterla di pensare a quella sera e a quegli occhi verdi come il prato d’autunno appena tagliato.
Quando, inaspettatamente, la incontra in ospedale, travisando il ruolo della ragazza nell'abuso su un minore, è travolto dalla rabbia.
A ventotto anni, Maud Brigida Anderson ha una vita soddisfacente, arricchita dall'affetto di Rose, Rosamund Rise, la sua migliore amica e compagna di scuola sin dall'asilo. Pur vivendo da sola, mantiene saldo il rapporto con i genitori e con i fratelli minori: i gemelli Liam e Declan di ventidue anni - litigiosi e snervanti ma legatissimi tra loro -, e Connor, un ragazzone diciottenne al quale si sente particolarmente affine.
Essendo cattolica professante, con la famiglia partecipa alle attività della parrocchia mentre, da maestra attenta e capace quale è, per catturare l'attenzione degli alunni nella scuola di suore dove insegna, applica metodi brillanti e innovativi. Il malore di un bambino la porta a varcare la soglia del Johns Hopkins Hospital.
Al burrascoso e inaspettato incontro con Noah fa seguito il chiarimento e i due ragazzi cominciano a frequentarsi.
L'attrazione, non solo fisica ma soprattutto mentale, tra Noah e Maud è fortissima ma, per quanto Noah, mostrandole un'incredibile fiducia, si apra e renda partecipe Maud del suo passato, il dolore è un macigno, la sua anima ne è schiacciata, così, pur soffrendone enormemente, Noah decide per entrambi.
Maud è una ragazza buona e generosa, coraggiosa e gentile, molto competente nel suo lavoro, che prende su di sé responsabilità delle quali, in fondo, non dovrebbe farsi carico e alle quali risponderà in prima persona in un epilogo dagli esiti drammatici.
Se Maud è un personaggio positivo sotto tutti i punti di vista, Noah induce rabbia e sconcerto, ma, anche se calpesta Maud più volte - i suoi atteggiamenti e le decisioni che prende sono spesso discutibili -, è impossibile averlo in antipatia. La sua fragilità forse non lo giustifica ma è evidente, mentre l'umanità e la comprensione che dimostra verso i suoi giovani pazienti rivela la grande sensibilità che lo caratterizza. Tra i due protagonisti è quello che ho amato di più.
Seduto sulla sabbia contemplo l’oceano Atlantico. Anni fa, proprio qui, ricordo ancora che potei ammirare lo spettacolo ormai piuttosto raro dei pony allo stato brado che correvano sul bagnasciuga.
Poesia per l’anima.
Oggi invece su questa spiaggia ci sono solo io.
A farmi compagnia il sole che lento scende alle mie spalle irradiando il cielo di mille, meravigliosi colori, che presto scemano in buio che avanza insieme alla nebbia che sale dall’oceano.
Questo buio risucchia la mia anima già malinconica.
Ero convinto di aver trovato un buon equilibrio nella mia vita, da anni infatti non avevo più scatti di ira, ma ora sento che le tenebre mi circondano nuovamente.
Perché?
Quella donna sconvolge i miei pensieri, i suoi occhi, gli occhi di Adam.
Piango.
Piango come non facevo da quattordici lunghi anni.
Piango come se non avessi mai elaborato la sua perdita.
Mi asciugo gli occhi e mi ritrovo avvolto nell’oscurità.
Lei mi sta ascoltando e rispettando. Lei sa di cosa ho bisogno, come nessuno mai, prima.
La passione che emerge prepotentemente, l'intensità di alcuni momenti della storia e l'empatia che il racconto genera vengono stemperate dalla vena ironica di Chiara Cipolla che, sporadicamente, ne alleggerisce i toni.
Per voi uomini è facile, ma noi dobbiamo sempre tenere accesa la fiamma della passione.»
Scoppio a ridere, mentre lei mette il broncio e incrocia le braccia al petto.
«Maud, io vado in combustione ogni minuto con te accanto, non hai bisogno di mantenere nulla acceso, anzi, se continui così rischiamo di bruciare tutta Baltimora.»
Ride di gusto e la sua espressione beata è impagabile e rende felice anche me.
Molti sono i passaggi che mi hanno colpita. Le sensazioni, i sentimenti sono raccontati - in prima persona e con il pov alternato dai suoi protagonisti -, in modo efficace; le descrizioni dettagliate sono realistiche. La motociclista che è in me ha ricordato l'impareggiabile sensazione di lanciare la propria bambina lungo una strada deserta o in mezzo a un bosco, io l'ho vissuta, niente è paragonabile alle due ruote, senza barriere la vista è libera di spaziare.
La struttura sospesa sopra un mare che sembra prolungarsi all’infinito, la fine del ponte che si perde nella lontana nebbia del Delaware e i numerosi gabbiani che sorvolano il passaggio dei veicoli, quasi dandoci il benvenuto in un altro mondo.
Il libro, che ha il culmine emotivo nel suo drammatico finale dove l'ansia e la tensione afferrano la gola e manca il respiro e l'empatia è totalizzante, è bello e appagante, merita di essere letto.
Nata da papà siciliano e mamma ferrarese, emigrati in Svizzera alla fine degli anni Cinquanta, con parenti sparsi nel mondo, Chiara Cipolla è sempre stata circondata da culture ed interessi diversi. Nata a Bologna, la "dotta" sede della più antica Università del mondo, è laureata in Scienze Statistiche Economiche. Vive con il marito e le due figlie a Bologna, dove lavora come impiegata amministrativa.
Impegnata da anni nel sociale dove opera in diversi gruppi con ragazzi disabili, ama viaggiare, leggere di tutto, dalla filosofia ai romanzi rosa e, ovviamente, scrivere.
Collabora da diversi anni con il blog “Letture sale e pepe” e dal 2018 gestisce il gruppo Facebook “Chiaramente Romance” e il relativo blog.
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