venerdì 1 aprile 2022

RECENSIONE "QUELLO CHE NON SAI DI ME" di Cristina Tagliente

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Laura Altamura ha letto "Quello che non sai di me" di Cristina Tagliente. 




Autore: Cristina Tagliente

Genere: Romance gotico

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 12,00

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TRAMA:

Quello che non sai di me è un romanzo breve e intenso che racconta la storia di Eveline, giovane e splendida giornalista, che rientra nella sua Parigi in seguito alla notizia della scomparsa della sorella Sophie. Ritroverà i profumi e i colori della sua amata città e in particolare della pasticceria di famiglia, la Maison Chantrel; a sconvolgere la sua esistenza è il ritrovamento del cadavere della giovane, dissanguata e con una rosa posata sul petto. Iniziano così per Eveline le indagini, insieme al commissario, suo vecchio amico e amore adolescenziale, mentre l'incontro sulle rive della Senna con un affascinante e misterioso pittore pone a dura prova i suoi sentimenti. Il dubbio prima e la certezza dopo mettono i personaggi sulle tracce di un misterioso vampiro. La storia si dipana così in un avvincente reticolo di avvenimenti e personaggi avvolti dal mistero, fra indagini e romanticismo, fra nostalgici ricordi e nuove emozioni, fra amore e morte. 


Eveline è una giovane e affascinante giornalista che rientra a Parigi per scoprire chi ha ucciso sua sorella. 
Si troverà in una spirale di fatti e di emozioni, sensazioni e colpi di scena che la faranno maturare e crescere, oltre ad incontrare il vero amore.
Così sembrerebbe un semplice giallo eppure la trama è molto più avvincente in quanto il racconto assume le caratteristiche di un noir, anzi di un gotico dalle tinte fosche e a tratti sensuali.
L’amore, il soprannaturale, il mistero e i conflitti interiori, tutti connotati del gotico classico sono presenti, anche se l’ambientazione è per lo più “cittadina” svolgendosi nella metropoli francese e, solo per qualche accenno a Brasov.
A Parigi la protagonista ritrova profumi e sensazioni che le appartenevano in passato e che aveva lasciato da parte negli ultimi anni della sua vita.
Il romanzo dunque ha forti note intimiste, sensoriali e immagini altamente evocative, sopra un robusto telaio del noir.
Il turbamento di Eveline e l’aria misteriosa di alcuni personaggi conferiscono un certo fascino d’altri tempi al tutto.
Le descrizioni dei luoghi dettagliate e precise conducono all’interno del vissuto al punto da diventarne co- protagonista e sembra di conoscere da tempo i personaggi.
Parigi poi ha in sé magia e mistero, il luogo ideale per un gotico.
La figura del vampiro subentra a poco a poco nel tessuto narrativo fino a diventare preponderante e il finale non è per nulla scontato.
Eveline è caparbia e volitiva, ma a tratti timorosa e indecisa soprattutto in tema di sentimenti, e il viaggio per dare un nome all’assassino di sua sorella sarà un percorso dentro la sua stessa esistenza, al termine del quale sarà cresciuta.
La stessa indecisione iniziale in termini amorosi fra il suo vecchio compagno di scuola, ora commissario, e il fascinoso pittore della Senna la rende quanto mai attuale e credibile nella sua femminilità.
Ma veniamo allo stile. La scrittura della Tagliente è piena e l’uso dei dialoghi, nonché la divisione in capitoli brevi, rende godibile il testo.
La suspense è lieve, quel che basta per tenere alta l’attenzione e i fatti si snodano con una consecutio lineare e logica.
Una lettura decisamente consigliata. 


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